Il primo contatto e la "prima" selezione
Il primo approccio con il Reggimento avviene normalmente alla Scuola Allievi Carabinieri: in determinati periodi dell'anno, un gruppo di istruttori si reca direttamente nelle scuole per tenere una conferenza in cui vengono illustrate agli allievi le caratteristiche, l'impiego, la struttura e le peculiarità del Reparto.
A seguito di questa conferenza vengono raccolti i nomi degli allievi che intendono partecipare alle selezioni psico-fisiche. Tali selezioni vengono spesso tenute il giorno stesso della conferenza.
Gli allievi ritenuti idonei alle selezioni psico-fisiche vengono destinati al Reggimento Carabinieri Paracadutisti per partecipare alle fasi addestrative: in questo modo, i giovani Carabinieri si inseriscono direttamente nel mondo del Reggimento, acquisendo da subito la mentalità e lo spirito di corpo che lo contraddistinguono da qualsiasi altro reparto dell'Arma.
Per i Carabinieri già in servizio presso i reparti della territoriale o presso altri Reggimenti mobili, annualmente, anche se quasi mai con scadenze ben precise, vengono indette delle selezioni a livello nazionale per poter accedere alle fasi addestrative. Tali selezioni vengono diramate fino al livello di comando stazione tramite messaggio da parte del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.
Nel messaggio vengono spesso riportati i limiti di età richiesti ed il periodo di tempo limite entro il quale la domanda deve essere presentata. Con messaggi successivi verranno indicate le date delle selezioni e la sede presso le quali verranno tenute.
Una seconda possibilità e la cosiddetta "prenotazione" direttamente presso il Comando Generale di Roma.
Ovviamente, in tutti i casi, la domanda di ammissione alle fasi addestrative è esclusivamente su base volontaria.
Le selezioni fisiche, si basano principalmente su esercizi a corpo libero (quali trazioni alla sbarra, piegamenti sulle braccia, piegamenti alle parallele, piegamenti sugli addominali, salto in alto) e 1500 metri di corsa piana. Essendo prove selettive, ogni esercizio ha un numero minimo di ripetizioni ed un tempo massimo di esecuzione.
La "seconda" selezione
Una volta arrivati a Livorno presso la caserma Vannucci, sede del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", gli allievi vengono sottoposti a delle prove valutative del tutto simili a quelle sostenute durante la fase di pre-selezione (esercizi a corpo libero e corsa).
Spesso il gruppo di allievi viene inviato presso il Centro Addestramento di Paracadutismo di Pisa (CE.A.PAR.) dove avranno modo di saggiare l'ebbrezza del lancio dalla celeberrima "Torre" (alta 16 metri): presso il Centro vengono anche simulate tutte le operazioni di lancio, compresa l'uscita dalla falsa carlinga) ed il lancio sul "Telo Tondo" presso la palestra della Scuola.
Queste prove non sono altro che un test di ardimento e servono agli istruttori per valutare le capacità e la predisposizione all'attività aviolancistica di ogni singolo allievo. Per essere ammessi al lancio, ogni allievo deve superare con successo la prima fase addestrativa.
Uno degli aspetti sicuramente più importanti è la capacità di "FARE GRUPPO", di sapersi inserire cioè all'interno di un gruppo di lavoro. E' richiesta inoltre una spiaccata capacità di collaborazione e tanta, tanta umiltà.
Durante il corso si è sottoposti ad un duro stress psicologico (oltre che fisico) e l'allievo paracadutista viene costantemente monitorato e valutato in tutte le attività addestrative ed extra-addestrative. La paura del vuoto e le cosiddette "vertigini" sono sicuramente due aspetti che precludono ogni possibilità di successo per un paracadutista!
La prima fase addestrativa
Attualmente il corso è articolato in 2 distinte fasi addestrative per una durata complessiva variabile dai 9 agli 11 mesi.
La prima fase è dedicata all'addestramento individuale al combattimento (maneggio delle armi, lezioni al poligono, percorso di guerra, ecc...) ivi compresa l'attività fisica.
Per tutta la durata del corso, con scadenza mensile, ogni allievo verrà sottoposto a delle prove valutative.
Superata con successo la prima fase addestrativa, gli allievi che non sono in possesso del brevetto di paracadutismo (sia civile che militare) verranno inviati presso la CE.A.PAR. di Pisa per frequentare il corso di paracadutismo con paracadute ad apertura automatica.
La seconda fase addestrativa
La seconda fase, ben più lunga della prima, inizia con la cerimonia di assegnazione del Brevetto Militare di Paracadutismo e la consegna del tanto sospirato BASCO AMARANTO... ma il bello deve ancora arivare!
Le attività addestrative tipiche della seconda fase sono:
- Esercizi di ardimento per l'utilizzo di corde, moschettoni e discensori ivi comprese nozioni base di arrampicata su parete;
- Corsa zavorrata 5x5 (5 Km con 5 kg di zavorra in tenuta operativa completa), 10x10, 15x15, 20x20 e 25x25;
- Attività di Orienteering;
- Attività ed abilitazione all'utilizzo d