Domanda:
Dopo quanti tot colpi, un arma va smontata e pulita?
anonymous
2010-09-06 15:02:00 UTC
ad esempio in un m16, è vero che se si sparano oltre 200 colpi, i gas di sparo hanno intasato alcune parti del meccanismo, e se non si smonta e si pulisce(presumo smontare si intenda disassemblare l'arma, e pulire i meccanismi con panno ed acqua, e successivamente se possibile oliare alcune parti) l'arma si inceppa a ogni colpo?
Sette risposte:
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2010-09-07 01:31:57 UTC
No, il discorso dei "200 colpi" come intervallo di pulizia è esagerato, non so dove l'hai letto o sentito. Mi ricorda il discorso del cook-off, e cioé che il sistema M16 dopo circa 140 colpi sparati a raffica può andare in cook-off sparando senza preavviso il colpo presente in camera (e potenzialmente anche i successivi, fino ad esaurimento caricatore) a causa del feroce calore che interessa la camera di cartuccia, complice il sistema di sparo ad otturatore chiuso. Ma in ogni caso un M16 può sparare, a piccole raffiche o a colpi singoli cadenzati, diverse centinaia di colpi fino a rendere rovente la canna: il meccanismo di recupero di gas, una volta che è in temperatura, limita anche il desposito degli incombusti e quindi lo sporcamento (che avviene di solito proprio per il condensare dei fumi caldi sulle parti ancora fredde dell'arma).



il sistema d'arma M16 (A1, A2, A3, M4, M4A1 ecc) deve essere pulito (parliamo di teatri operativi) con la solita frequenza che raccomandano anche gli altri manuali (ad esempio ho letto recentemente quello del giat-famas): cioé pulizia ogni giorno e, più approfondita, dopo ogni azione di fuoco.



Il problema oggi è emerso con prepotenza perché l'ambiente desertico, dove si sono combattute molte guerre negli ultimi due decenni, mette a dura prova tutte le armi. L'M16 è un'arma accurata, costruita con tolleranze limitate, per cui risente della presenza di sabbia, polvere o sporco. Un'azione di fuoco può andare molto oltre i 200 colpi che hai descritto, il problema è semmai il combinarsi dei residui di sparo non puliti con la polvere, o con la condensazione dell'umidità notturna (nei deserti, di solito di notte fa freddo). Quindi il problema è semmai un'arma non pulita sufficientemente quando necessario, che dopo un giorno o due potrebbe cominciare ad avere dei problemi.

Pulizia dalla sabbia e dalla polvere vuol dire apertura, smontaggio ed ispezione dei meccanismi interni (otturatore, testina otturatrice, percussore, scatola di scatto, canna) a secco, e lubrificazione leggera unicamente di alcuni punti: l'eccesso di lubrificante anzi può provocare danni seri, formando con la polvere una morchia poi difficile da rimuovere. Infatti il lubrificante standard è il CLP; venduto sul mercato civile come break free: un olio misto a teflon micronizzato, che va prima agitato e poi depositato sulle parti mobili, e successivamente eliminato l'eccesso con un panno (il teflon penetra nelle porosità del metallo e lascia un film protettivo asciutto).

Il fattore importante, come in tutte le cose, è la prevenzione: impedire che l'arma si sporchi. L'M16 va portato con il caricatore inserito (altrimenti lo sporco può entrare dal bocchettone all'interno dell'arma) ed a otturatore chiuso, inotlre è dotato com'é noto di uno sportellino a molla che chiude la finestra di espulsione, che va tenuto chiuso, e come accessorio di un apposito cappuccio coprivolata. Prima di sparare è buona norma rimuoverlo e metterselo in tasca, ma all'occorrenza è possibile sparare anche senza toglierlo.

Bisogna però dire che nell'ambiente desertico e nei climi caldi e secchi almeno la corrosione è ridotta e non rappresenta un problema; viceversa, nei climi umidi è un avversario temibile. Persino i manuali militari suggeriscono di pulire le "ditate" sulla meccanica con panni unti d'olio, e raccomandano di non sparare con la canna piena d'acqua (ma anzi di svuotarla puntanto in basso e aprendo l'otturatore) e di portare l'arma sotto la pioggia con la volata coperta o rivolta verso il basso. Inoltre è necessario periodicamente svuotare il calcio in fibra, che è cavo, aprendo o pulendo un foro di spurgo posto sul calciolo. Per non parlare della necessità di ungere maggiormente le parti metalliche (nell'umido c'é meno polvere) per evitare la corrosione, e di ispezionare periodicamente l'interno dell'arma, la canna, l'otturatore, e il buffer per rilevare tracce di ruggine.

Insomma un'arma completamente esente da manuenzione o pulizia non esiste. E' pur vero che ve ne sono alcune in grado di resistere meglio (tutti parlano dell'ak47) ma qualunque meccanismo, a confronto con sabbia polvere sporco e acqua, può andare incontro a inceppamenti.Del resto perfino l'ak47 non è stagno, e anzi è noto per incamerare sporco e terra dal bocchettone del caricatore o dalla fessura del selettore/sicura che deve essere costantemente chiuso.
anonymous
2010-09-07 00:45:46 UTC
basta pulirle e oliarle una volta al mese, in afghanistan invece vengono pulite a ogni ritorno in base a causa della polvere e della sabbia del deserto.
Ned
2010-09-06 22:28:09 UTC
E' buona norma tenere sempre in perfetto stato di pulizia l'arma, a prescindere dal suo uso. Persino un'arma che non spara da mesi può accumulare eccessiva sporcizia a causa della polvere e dell'umidità: per questo si suggerisce di smontare e pulire l'arma dopo ogni sessione di tiro.



Dal punto di vista del meccanismo di sparo ed espulsione, la piattaforma AR-15 (da cui derivano l'M16 e l'M4) è stato un vero fallimento: per quanto possa espellere bene i bossoli e sparare senza incepparsi per migliaia di colpi durante i test, sul campo è una schifezza. Con le polveri desertiche (che logorano la canna) e il fango eccessivo (che blocca il meccanismo d'epulsione) ecco che il mitico M16 diventa una delle armi peggiori che si possa avere in dotazione. Non serve a niente avere un'arma precisa e potente se ogni 10 caricatori devi smontarla perchè si inceppa...



Un discorso leggermente diverso è quello per le armi corte, nella fattispecie la Beretta 92. Se capita di non pulirla per mesi, durante le sessioni di tiro può capitare che si inceppi in continuazione e qualora spari senza incepparsi, sparerebbe a c***o di cane, mandando i colpi totalmente fuori bersaglio, con la conseguenza che sarebbe necessario far pulire l'arma dall'armiere con un particolare e costoso diluente. Per questo difetto dei modelli 92FS ed M9 (la versione in dotazione agli States) la Beretta ha introdotto diverse modifiche sulla Beretta modello 90TWO e modello 92A1 che finalmente dovrebbero aver risolto questi problemi.



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Sig. Abuelo, quanto all'M16 è solo una mia opinione personale. Per quanto riguarda la Beretta, invece, parlo per esperienza indiretta, il fatto mi fu raccontato da un collega. Parliamo di 92FS. Già nel vuotare il primo caricatore l'arma si inceppò per ben due volte (scorretta espulsione del bossolo) e non si trattava di palle JHP a caricamento speciale, magari depotenziate, ma di comunissime FMJ da 124 grani di serie. L'inconveniente era dovuto sicuramente alla mancanza di pulizia perchè, dopo che l'armiere immerse le componenti critiche in un particolare solvente, l'arma riprese a sparare perfettamente. Il problema cui mi riferisco parlando della Beretta 92 è che una pistola d'ordinanza non può permettersi di incepparsi in quel modo se viene lasciata ferma soli sei mesi... non tutti gli appartenenti alla forze dell'ordine hanno una formazione adeguata in merito alla pulizia dell'arma e non voglio neppure immaginare cosa sarebbe successo se la pistola si fosse inceppata in quella maniera durante uno scontro a fuoco. Questo secondo me è l'unico difetto della Beretta 92, per il resto va bene.
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2010-09-06 22:19:52 UTC
Kikko basta che non vai per strada ad ammazzare la gente!!

xD!
Cesare196
2010-09-07 12:17:41 UTC
Sì, l'M16 per con tutte le sue doti ha questo difetto dato dal sistema di presa di gas ke manda gli stessi nella culatta ad azionare il carrello (le altre armi hanno un'asta nel tubo ke vedi sotto o sopra la canna, con una valvola ke disperde i gas all'aperto). E' quindi buona norma del soldato pulirlo spesso; nn con acqua ma con olio o spray lubrificante e disicrostante.



AR70/90 Ak ed altri sono meno esigenti: cmq come per ogni cosa - auto moto bici...- maggiore la cura maggiore la durata e l'affidabilità.



Quando si va al poligono è corretto pulire le armi alla fine della sessione (a casa), e lubrificarle. Io faccio sempre così: le mie hanno dai 10 ai 12 anni e sembrano nuove, mai usate.



Olio per armi nei meccanismi e lo stesso (ottimo il Ballistol) o il CRC o anche....lo Svitol (già!...deterge e lubrifica) per nettare canna, otturatore o carrello, recessi vari. Il gasolio o petrolio va benissimo. L'olio o il petrolio (quello bianco per lampade) rimuovono e sciolgono i depositi spesso corrosivi e le morkie, e lasciano una patina protettiva anche sulle parti che nn occorre in sè lubrificare, come l'anima della canna.



In guerra, al termine dei combattimenti si fa sempre pulizia e manutenzione e controllo dell'arma in dotazione.



@red dot: io ho una 98Fs e l'ho usata "pesantemente" per anni al TSN con pallacce in lega plumbea e polveri non certo "pulite", con bossoli ricaricati (molto correttamente cmq) da me a casa, e nn s'è mai inceppata. La sua fama sta appunto in questo. Semmai ti citi appunto una tale scarsa cura da mettere in crisi anche questa ottima pistola ma va detto che la cura dell'arma in dotazione è nn solo dovere del Pubbl.Uff.le ma anche la sua garanzia di aver la pelle salva. So cosa succede nell'Ammne PS: l'arma dorme mesi in fondina, viene sbatakkiata sul tavolo, prende polvere, si "secca", e ricordo di un certo appuntato cui dovetti smontare e pulire io la M35 ke da ANNI pur sparando raramente ai "tiri" nn veniva manutenzionata (era....mio padre!). Dopo pulita e lubrificata nn pareva più lei: eppure mai s'era inceppata (stava arrivando un'ispezione e l'augusto genitore ed arrugginitore di pistole aveva fifa di un rilievo). Va detto che lo stesso "soggetto" comprò nel 1950 una Lambretta e fino al 1964 nn le fece ALCUNA manutenzione...fino al collasso totale del mezzo.

FFAA e corpi armati mettono sempre in max rilievo la cura dell'armamento personale.
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2010-09-06 22:03:51 UTC
la pulizia ordinaria di canna, e parti a contatto con la combustione e il proiettile, sarebbe 1 volta ogni mese se hai tempo, sennò 1 volta ogni 1000 colpi
Alessandro
2010-09-06 22:11:09 UTC
ma no cavolo! al massimo si può aumentare il rischio, ma no! cavolo allora nella seconda guerra mondiale cambiavano fucile ogni scontro?


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