Gli Americani, dopo aver beneficiato dell'esportazione della democrazia da parte dei francesi (guerra di indipendenza), si sentono in dovere di fare altrettanto nel resto del mondo. Se oggi abbiamo la democrazia in Italia è grazie a quei ragazzoni che 60 anni fa' hanno deciso di venire a morire sulle nostre spiagge, ma ricordiamoci pure del fallimentare tentativo in Spagna contro le truppe franchiste. Venne inviata una divisione di volontari chiamata Lincoln. Altri reparti di volontari vennero inviate anche in Cina prima della ufficiale entrata in guerra a seguito di Pearl Harbor. Perchè lo fanno? certamente ci sono interessi che riguardano le alte sfere, il petrolio, gli sfruttamenti vari ect ect, ma se conoscete degli americani semplici cittadini saprete che generalmente sono concordi agli interventi. Bush incarna questo spirito, nel bene e nel male.
D'altra parte occorre ringraziare che ci siano gli americani a fare i guardiani del mondo, cosa che pare nessuno voglia più fare, infatti Prodi, vuole ritirare le truppe dall'Iraq per sostituirle con personale civile, auspicando però che gli americani facciano quel lavoro di protezione che lui non vuole più fare. In pratica ha a pretenderew ciò che potrebbe fornire ma di fatto non vuole dare. Personalmente lo ritengo un po' un comportamento da vermi, oltretutto io vivo la situazione di avere zii e cugini statunitensi che quando li vedo sono costretto a subire illazioni varie sul fatto che gli italiani sono traditori di nascita. In effetti, i Savoia non hanno mai finito una guerra sullo stesso fronte dove l'hanno iniziata. Si vede che Prodi vuole continuare la tradizione.
Detto questo, beh, si potrebbe scrivere un libro, anche perchè chiedere genericamente "perchè gli americani fanno la guerra" è un po' vago; gli americani sono oltre 200 milioni, un americano di New York certamente è diverso da uno del Montana, però li unisce l'amore per quella bandiera a stelle e strisce che per loro rappresenta un qualche cosa che quasi tutti gli italiani non riescono neppure a immaginare.
Parlare di politica comunque non serve a nulla, tanto se nel 2006 ci sono ancora italiani che vorrebbero rifondare il partito comunista nonostante sia stato svelato che in qualunque parte del mondo sia stato impiantato quel regime si è generata fame, morte, distruzione e repressione senza eccezzioni, allora vuol dire che noi italiani la democrazia ancora non la meritiamo. Mi verrebbe da dire che siamo un piccolo popolo, inteso come morale, ma forse non siamo neppure un popolo, oppure forse, a furia di raccontare la panzana che a liberare l'Italia siano stati i partigiani qualcuno ci crede e forse pensa che come ci siamo liberati noi (cosa non vera) si possano liberare gli altri. Occorrerebbe smarronare questi bugiardi che se ne stavano rintanati in cima alle montagne (e la distinzione tra semplice disertore e vero partigiano a volte non era facile da fare) a aspettare che arrivassero gli alleati, e che poi, a combattimenti finiti saltavano fuori come funghi millantando epiche gesta. Ne conosco, ne conosco soprattutto uno che quando era stagione disertava per andare a tagliare il grano, poi , d'inverno. si consegnava ai tedeschi perchè era un fornaio. La porzione d'Italia dove si trovava lui, venne liberata nel periodo in cui disertava, e ciò fece di lui un partigiano. Quando si dice la fortuna.
Concludendo, a mio avviso è così, gli italiani, a furia di sentirsi raccontare panzane, pensano che il mondo proceda diversamente, e non comprendono gli americani, i quali invece, essendosi liberati da soli (a parte un minuscolo aiuto francese) dal giogo degli inglesi, hanno ben caro il principio di democrazia e intendono difenderlo a dispetto di chi si fa' la bocca larga per un qualche cosa che forse non merita.
Grazie
Alessandro