E' difficile dire. La Russia era un effettivo avversario della Nato quando era di diverso colore politico. Adesso l'unico motivo sarebbe di difendere - e ben giustamente - un suo vitale spazio poltico dall'esuberanza imperialistica dell'occidente. Imperialistica?Certo, poichè un'alleanza militare ha senso se raggruppa un numero ristretto di Paesi a fronte di uno o più pericoli - alleanze avversarie o una o più grandi potenze limitrofe o anche se lontane, economicamente e politicamente invadenti -, non quando è l'unica alleanza militare esistente a fronte di un pericolo zero. Diciamo quindi che la Nato da strumento difensivo (o presunto tale, occorre dire...) è divenuta la milizia del capitalismo occidentale e del suo sistema politico. Politici e militari occidentali ormai esprimono difendono e portano avanti esclusivamente valori comodi ai massimi sistemi economici (grosse banche, finanziarie nordeuropee e americane e ricchissime famiglie che le controllano, una per tutte: i Windsor), come accadeva nell'800. La caduta dei blocchi ha causato una retrodatazione di poltica, idee ed economia di cento anni almeno. In quest'ottica quindi, pur non essendo affatto più di sinistra (anzi), la Russia potrebbe però risentire nel proprio nazionalismo ed anche nell'indipendenza dei propri interessi economici. Non dimentichiamo che dopo la caduta del Partito Unico c'è stata una violenta aggressione economica capitalistica, che riecheggia quella che portò la Russia zarista a cercare di allargare il laccio che la stava strangolando nel 1914 (era la colonia dei subinvestimenti tedeschi, inglesi, americani). Circa una 3^GM non mi dico contrario, non solo perchè non approvo le aggressioni sia economiche che politiche, ma perchè credo che oggi il mondo sia "saturo", un ulteriore sviluppo pacifico lo può solo danneggiare. La guerra con le sue distruzioni è un pò come l'aratro che rivolta il terreno e lo rivitalizza: i caduti e le vittime civili non consumano + le preziose risorse, occupano poco spazio ed anzi tornano alla Natura, le attività espansionistiche hanno un brusco arresto e si riconvertono in attività di ricostruzione, addirittura in certe zone si avrebbe una contrazione della presenza attiva umana - pensa ai dannosissimi "paradisi" turistici in zone altrimenti di nessun o quasi interesse - lasciando respirare l'ambiente. Per decenni si sarebbe concentrati nel rifare invece che nello strafare. E',diciamo,un fenomeno che astraendosi va visto come una valvola di troppo pieno che scatta ed azzera o quasi tutto, una specie di "tagliando". Anche politicamente, ideologicamente e socialmente ogni guerra ha portato avanti o lasciate libere le idee avanzanti, dopo ogni macello abbiamo fatto passi avanti da gigante, mentre ora si sta assistendo addirittura ad una involuzione.